A volte mi capita di pensare a Perugia, la piccola Londra italiana: multirazziale, multiculturale, plurale, che sa aprire le porte alla gente e riservare un sorriso di benvenuto a tutti, studenti, turisti, visitatori.
Perugia è la sua antica Università degli Studi e pure l'altra Università (quella per Stranieri ospitata nel Palazzo Gallenga), l'Accademia di Belle Arti, la Scuola di Lingue dell'Esercito, la Scuola di Giornalismo radiotelevisivo, il suo meraviglioso Teatro, la Cattedrale in fondo a Corso Vannucci, i Monasteri in Centro, gli scorci sul Subasio e su Assisi.
E' una città piena di ragazzi che dall'alto si allunga sino alle popolose periferie in tutte le direzioni; in passato, per le vie traverse che portano in via Pascoli e da qui attraverso le scale dell'acquedotto in pieno centro storico si poteva incontrare il Professore Galli della Loggia, politologo, editorialista del Corriere della Sera ed Ordinario di Storia dei Partiti e dei Movimenti politici, oppure il Professore Teodori, americanista ed Ordinario di Storia dell'America a Scienze Politiche, o ancora il Professore Paolo Savona (non ha bisogno di essere presentato), o il Professore Bollino, economista ed ex Presidente del GRTN, o il Magnifico Rettore Bistoni.
Anche gli imprenditori, a volte, si incontrano nel centro della città (Carlo Colaiacovo, Angelo Colussi, le Spagnoli, raramente Brunello Cucinelli) come i politici, più spesso, rappresentati dal giovane Sindaco della città Boccali o dal Deputato suo coetaneo Pietro Laffranco.
Sono lontani i tempi di Gaucci e della Serie A di calcio, ma la Pallavolo continua a regalare soddisfazioni ed a coagulare la passione sportiva della cittadina umbra: la cerniera fra Acropoli e zone esterne è assicurata dal Minimetrò, che dall'antestadio Curi porta direttamente in centro.
L'eleganza dei palazzi è pari solo a quella degli abitanti, un po' Etruschi, un po' Romani, un po' Bizantini.
Se vi capita di andare in Biblioteca comunale (centinaia di migliaia di volumi), sappiate che quel percorso fu già descritto da Dante nel Canto XI del Paradiso ("Intra Tupino e l'acqua che discende del [...], onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole..."; non dimenticate un passaggio nei numerosi negozi di cioccolata e fingendo di perdervi cogliete l'occasione per chiedere ad un perugino doc informazioni su vie e viabilità: il dialetto, talmente caratteristico che non saprei come descrivere, vi delizierà e regalerà un sorriso!